RITA LEVI MONTALCINI : colloquio con alcune ricercatrici
Rita Levi Montalcini è per me l’emblema della ricerca. Una donna dai principi etici da emulare, intellettuale di elevato spessore e dalla grande umanità. Auguro a chiunque si approcci alla carriera scientifica di prendere esempio da persone di questo calibro.
Ecco per voi la trascrizione relativa a un colloquio tenuto da Rita in età avanzata alcune giovani donne sul mondo della ricerca.
S. sta per studentessa mentre R. per Rita.
Buona visione e lettura a tutti voi!
S: Rita, io vengo dalla Cina.
Secondo lei qual è l’importanza delle donne nella ricerca del futuro?
R: Secondo me non bisogna mai preoccuparsi di questo perché le cose cambiano da un giorno all’altro.
Oggi le donne possono fare cose che io da giovane non potevo fare.
Non dovete preoccuparvi del futuro, perché il futuro potrebbe essere molto diverso da come ci aspettiamo.
Non serve fare previsioni ma agire in maniera eticamente corretta.
E’ importante come ci si comporta e come si affrontano le difficoltà godendo dei momenti felici.
S: Quando ha iniziato a fare ricerca, ha avuto problemi perché era donna?
R: Per le donne era molto difficile, era quasi impossibile fare lo scienziato ed essere anche una brava madre e una brava moglie. Le donne non dovevano avere interessi professionali, ma dovevano essere educate a diventare mogli e madri. Io non condividevo queste idee e decisi di non diventare mai né moglie, né madre ma sono andata per la mia strada.
Non pensavo di fare la scienziata, volevo andare con Albert Schweitzer a combattere la lebbra che all’epoca era molto diffusa in Africa. Ho studiato medicina per poter curare la lebbra.
S: Quali qualità deve avere uno scienziato?
R: Non sono una scienziata, sono piuttosto un’artista. Mia sorella gemella, morta tre anni fa, era molto diversa da me.
Era una persona eccezionale e una vera artista. Mio fratello era un bravo architetto.
Non ho affrontato la vita come uno scienziato, ma come un’artista.
Non dimenticate che nella vita la cosa importante è agire con la massima coerenza aiutando il prossimo.
Lavoro molto a progetti per le donne africane, sono molto intelligenti ma gli uomini le hanno sempre escluse dagli studi per imporre le loro capacità che tuttavia non sono migliori di quelle femminili.
L’intelligenza è ugualmente distribuita tra uomini e donne anche se il loro approccio è diverso.
S: Sono italiana e nonostante la mia giovane età sono dovuta andare a lavorare all’estero. Però sogno di tornare in Italia e di aiutare il Paese con mio lavoro. Pensa che un giorno potrò tornare a lavorare in Italia?
R: Certo, puoi farlo perché in Italia ci sono persone eccellenti, le migliori. Non abbiamo problemi gli italiani sono molto intelligenti. E’ un dono…
Se hai questo desiderio di tornare in Italia puoi chiamarmi e possiamo incontrarci a Roma.
S: Ha qualche rimpianto nella vita? Lei ha fatto cose meravigliose nella sua vita, ma ha ugualmente qualche rimpianto?
R: No, mai avuti!
Secondo me non è importante vivere a lungo! Ho avuto la fortuna di scoprire l’NGF. La vita non finisce con la morte. Quello che resta di te è ciò che trasmetti ad altre persone. L’immortalità non è il tuo corpo che un giorno morirà. Non mi importa di morire. La cosa importante è il messaggio che lasci agli altri. Questa è l’immortalità.
S: Quando ha scoperto l’NGF immaginava che si sarebbe rilevato tanto importante in tutti i campi?
R: Sapevo che il suo significato andava contro i dogmi del tempo. Ero contro i dogmi. Dissi:”No! Non siamo programmati come insetti! Noi siamo plasmati dall’ambiente.” Le razze non esistono esiste il razzismo purtroppo. Sapete che milioni di ebrei sono morti non perché fossero davvero una razza inferiore. Nessuno direbbe che Einstein era un essere inferiore. Il razzismo è un orrore e dobbiamo combatterlo.